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Direzione Artistica Flavio De Paola

La Bella addormentata nel bosco

 Dal 13 al 14 Dicembre

la bella addormentata audaci

“Un bacio di vero amore ed ogni cosa tornerà al suo posto: l’armonia regnerà sovrana”. L’antica fiaba della bella addormentata raccontata all’insegna della fantasia, avvolta in un’atmosfera surreale dai colori del sogno in un gioco di luci e chiaroscuri.

Due regni in guerra a causa dell’egoismo e dalla voglia di potere di una regina malefica, ma con lato a sorpresa. Una principessa e un principe che riusciranno a riportare la pace attraverso la forza dei loro sogni. Uno spirito benigno, simbolo della natura, e tre fate madrine aiuteranno la riuscita dell’impresa.

Sono questi gli ingredienti per una commedia corale dove l’azione degli attori si alterna a partiture cantate e a musiche originali, in parte eseguite dal vivo. Uno spettacolo pensato per un giovane pubblico, ma dove anche l’adulto ritroverà il fascino delle “storie nascoste nell’armadio”.

E’ possibile raccontare qualcosa di originale attraverso la reinterpretazione di una delle fiabe più rappresentate e riviste della storia? La sfida è proprio questa. Partendo dalla versione seicentesca di Perrault e dalla simile Rosaspina raccolta dai Grimm, attraverso le rivisitazioni di Tchaikosvsky, al quale dobbiamo il nome Aurora della principessa, e della versione Disneyana, cercando di arrivare alla nostra bella addormentata.

L’atmosfera del sogno avvolge lo spettacolo già dall’apertura del sipario. Nell’immaginario, più o meno di ciascuno, è presente l’immagine di una soffitta. La tenue illuminazione dovuta ai fasci di luce che entrano dai piccoli pertugi del tetto, che disegnano raggi impolverati nell’aria e macchie di colore laddove impattano. Mobili semicoperti con mille storie da raccontare, oggetti oramai dimenticati giacciono in attesa solo di qualcuno che tolga la polvere per iniziare il racconto. La curiosità e la fantasia di una bambina che, accostando l’orecchio ad un armadio, scopre le storie che da esso dipartono. Poi un’anta si apre e la storia invade la soffitta, che si trasforma in palcoscenico, e si presenta agli spettatori.

Per quel che riguarda la storia in sé ci sono degli elementi di novità.

Rispetto ai ruoli della fiaba, che sono tutti rispettati, la fata cattiva, che nella nostra versione è la Fata del Fuoco, acquisisce una componente differente. Per la sua avidità di potere abbandona il suo lato buono e diventa la regina malefica di uno dei regni e lo spinge alla guerra contro il paese confinante. Lei lancia la maledizione apparentemente perché non invitata alla festa. In realtà ha in mente un piano per conquistare definitivamente il regno confinante. Per questo istruisce il figlio, il principe Uriele, al combattimento. Ma il figlio non seguirà la volontà della madre: egli sogna la pace ed un mondo in armonia. Il sogno troverà modo di avverarsi grazie all’intervento dello Spirito del Lago, trasfigurazione dell’originale gambero della fiaba di Perrault, simbolo della natura e custode dell’equilibrio degli elementi che la compongono. Lo spirito del lago, nella nostra costruzione, ricorda il Drago della cultura orientale, simbolo di fecondità. La principessa Aurora, la quale nascita egli favorisce, sarà il mezzo con il quale riuscirà a ricomporre l’equilibrio compromesso grazie anche all’intervento delle fate madrine: la Fata della Terra; la Fata dell’Acqua e la Fata dell’Aria. Questo il lieto fine della fiaba: la pace torna grazie alla capacità di sognare un mondo diverso; grazie alla fiducia in sé e alla fiducia nell’altro; in collaborazione con le forze della natura.

Il finale rimane comunque aperto. Il male assoluto non esiste, è una parte che ciascuno di noi si porta dentro. Basta poco perché l’equilibrio si rompa 

Adattamento tratto dalle fiabe “La bella addormentata nel bosco” di Charles Perrault e “Rosaspina” dei fratelli Grimm
Una fiaba conosciuta eppure tutta da scoprire, una fiaba che è diventata “trans-generazionale” ma che con i suoi risvolti formativi, poetici e surreali rimane sempre attuale: è questa La Bella Addormentata con la regia di Danilo Zuliani, in scena il 13 e 14 dicembre al Teatro degli Audaci di Roma. Uno spettacolo per grandi e per piccini per riscoprire una delle storie fondanti della cultura occidentale nelle sue versioni originali di Charles Perrault e dei fratelli Grimm, in un’ottica interculturale e ricca di spunti per raccontare la società contemporanea.
E’ possibile raccontare qualcosa di originale attraverso la reinterpretazione di una delle fiabe più rappresentate e riviste della storia? La sfida è proprio questa.
Nell’immaginario, più o meno di ciascuno, è presente l’immagine di una soffitta. Mobili semicoperti con mille storie da raccontare, oggetti oramai dimenticati giacciono in attesa solo di qualcuno che tolga la polvere per iniziare il racconto. La curiosità e la fantasia di una bambina che, accostando l’orecchio a un armadio, scopre le storie che da esso dipartono. Poi un’anta si apre e la storia invade la soffitta, che si trasforma in palcoscenico, e si presenta agli spettatori.
“Un bacio di vero amore e ogni cosa tornerà al suo posto: l’armonia regnerà sovrana”. L’antica fiaba della bella addormentata raccontata all’insegna della fantasia, avvolta in un’atmosfera surreale dai colori del sogno in un gioco di luci e chiaroscuri.
Due regni in guerra a causa dell’egoismo e dalla voglia di potere di una regina malefica, ma con lato a sorpresa. Una principessa e un principe che riusciranno a riportare la pace attraverso la forza dei loro sogni. Uno spirito benigno, simbolo della natura, e tre fate madrine aiuteranno la riuscita dell’impresa.
La pace può tornare grazie alla capacità di sognare un mondo diverso; grazie alla fiducia in sé e alla fiducia nell’altro; in collaborazione con le forze della natura.
Sono questi gli ingredienti per una commedia corale dove l’azione degli attori si alterna a partiture cantate e a musiche originali, in parte eseguite dal vivo. Uno spettacolo pensato per un giovane pubblico, ma dove anche l’adulto ritroverà il fascino delle storie nascoste nell’armadio.

ore 16,00
Orari botteghino: dal lunedì al sabato 10-13.30 / 16.00-20.00 ; domenica: 16.00-18.00.

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