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Direzione Artistica Flavio De Paola

Istantanea schermo 2020-03-30 (14.26.45)

Andrea Lami

Attore | andrea.lami@compagniadegliaudaci.it

 Sono nato a Roma il 15 ottobre del 1994. Non sono uno di quelli che ha desiderato sin da bambino fare Teatro…diciamo che è stato come incontrare l’amore della propria vita già da grandi e innamorarsene perdutamente. Mi sono diplomato in canto alla Melody Music School tramite cui ho potuto lavorare come corista con Amedeo Minghi, in doppiaggio all’accademia di Silvia Pepitoni e all’accademia di recitazione negli Studios di Cinecittà Fondamenta diretta da Giancarlo Sammartano con cui in seguito ho avuto il piacere e l’onore di lavorare all’Off Off Theatre. Ho studiato pianoforte sia privatamente che a scuola e suono chitarra e harmonica da autodidatta. Da quando mi sono diplomato all’accademia ho avuto la fortuna di non fermarmi mai, di lavorare non solo a Roma sia con maestri e grandi attori e attrici quali Giorgia Trasselli, Cosimo Cinieri, Alvaro Piccardi, Gino Landi, Claudio Trionfi ed altri, sia in vari teatri come l’Auditorium Parco della Musica, Vascello, Arcobaleno, lo Spazio, De Servi, La Cometa e così via ma anche in altre città come Milano, Amalfi, Arezzo, Napoli, Formia, Frascati nell’anfiteatro di Tusculum e in Sicilia che con il Teatro Antico di Segesta rapisce ogni anno un pezzo del mio cuore. Nel mondo del cinema ho lavorato come figurazione in alcuni film e serie tv come “The new pope” di Sorrentino, in vari cortometraggi come “Beauty” con Sylvester McCoy e in web series come “The Wall” con la Universal Production. Da due anni collaboro con il Teatro degli Audaci nella stagione per ragazzi, un mondo che ho sempre amato essendo un ex capo scout e conducendo un laboratorio teatrale per bambini. L’adrenalina non scende mai, soprattutto quando hai davanti un pubblico così giovane perché questo è il più attento, quello che ti guarda dritto nell’anima più di chiunque altro e riesce a leggere ogni cosa, è quello che sogna di più e che si lascia accompagnare nel mondo che con i tuoi colleghi attori stai creando sul palco, formando un legame indissolubile. È meraviglioso vedere come credono in te, nel tuo personaggio sia durante che dopo lo spettacolo e che gridano per schierarsi con il protagonista contro il cattivo, solitamente io. In queste due stagioni teatrali ho quasi sempre rivestito il ruolo dell’antagonista e levare letteralmente la maschera, finito lo spettacolo, rende davvero irreale e speciale il saluto con i bambini. Questo è un mestiere che si fa con sudore e passione, tecnica e anima, al di là dello spazio fisico del teatro, tra palco e realtà, non importa se agisci su assi di legno rinomate o su una piazza di periferia all’aperto perché, in un mondo in cui regnano superficialità ed etichette, non è il Teatro a qualificare l’attore ma l’attore a qualificare il Teatro. 

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